Buon giorno! Mi chiamo Alessandra Tommasi, ho 46 anni. Sono la responsabile principale per I controlli di qualità in una fabbrica di dolciumi, ho due bambini ed un nipote stupendo (più un secondo in arrivo). Ritengo che la mia vita sia veramente felice e luminosa! Ma non è sempre stato così, solo l’essermi curata dal diabete mi ha permesso di guardare la vita da un altro punto di vista.
IN questi casi solitamente si comincia con la storia della malattia… Beh, che dire, mi sono ammalata di diabete a 29 anni. La cosa divertente è che nonostante lavori in una fabbrica di dolciumi non ho mai avuto una passione per i dolci, e allo stesso modo l’ho trasmesso ai miei figli, che preferiscono i sottaceti alla cioccolata. Tuttavia i vizzi alimentari mi hanno «colpito» in un atro modo, ho sempre amato wurstel, salsicce con il ketchup (mi ricordo quando negli anni 90 ho provato per la prima volta un “hot dog” e me ne sono innamorata per sempre), e se vogliamo parlare di affumicati o del pollo arrosto, non vedo cose migliori. Ho perfino messo la griglia a casa ed è finita, pesce alla griglia, uccelli, ogni giorno era una cena come fosse festa.
Ovviamente ho iniziato a prendere peso, ma non la cosa non mi turbava, anche perché per mio marito ero sempre la più bella e che le donne devono avere un buon appetito. Per quanto riguarda invece l’attività fisica, mi stanco così tanto a lavoro che poi non ho ne le forze ne il desiderio di fare altre attività fisiche aggiuntive. Sostanzialmente andava tutto bene, non fumavo e non bevevo più della media…
Non vi racconterò i dettaglia ma penso che chi abbia problemi di diabete conosca bene i dettagli. Inizialmente cominci a stancarti più del dovuto, dai la colpa tuttavia a stress, lavoro, età… La testa fa male e si ha sempre voglia di dormire, allora dai la colpa all’aria cattiva, alle difese immunitarie deboli e chi più ne ha più ne metta.
Mi sono spaventata quando ho iniziato a perdere peso senza motivo, senza che mi ci impegnassi. All’inizio ovviamente ero felice del fatto che potevo nuovamente indossare i miei vecchi jeans, poi però ho capito che stava succedendo qualcosa di strano… Ho iniziato a bere tanto e , scusate, a correre sempre in bagno. In sostanza appena ho avuto un attimo libero sono adnata dal dottore e lui mi ha subito mandato dall’endocrinologo, ho fatto tutte le analisi e ho scoperto di avere il diabete. Secondo stadio, dipendenza da insulina, ma, come ha detto la dottoressa, era impossibile capire come si sarebbe evoluta la situazione.
La mia prima reazione è stata la seguente: non è possibile! Ieri era tutto a posto, e oggi di colpo per tentare di vivere una vita più o meno normale bisogna cambiare completamente stile di vita
Probabilmente la cosa più difficile è stata il dover accettare che ormai il cambiamento era avvenuto e non si poteva tornare indietro. Tuttavia continuavo a pensare dentro di me che forse sarebbe stato meglio ignorare la diagnosi e continuare a vivere felice nell’ignoranza!
Combattere il diabete vuol dire prima di tutto combattere contro se stessi!
la mia cura è iniziata con i prodotti tradizionali per la cura del diabete, un cambio di dieta e il tentativo di fare ginnastica… Ma dico subito la verità, mi è riuscito tutto non proprio bene. Sostanzialmente mi compiangevo, mi sembrava che non avevo la forza fisica di alzarmi e fare qualche sport, perfino i semplici movimenti del corpo sembravano sofferenze incredibili! E perfino il mio amato lavoro non mi dava più nessun piacere.
IL mio mondo consisteva tutto nei risultati del test del livello di zucchero: se era per lo meno vicino alla norma, allora magari riuscivo anche a fare qualcosa, se era alto invece, depressione fino alla fine della giornata. Lo controllavo in continuazione, come potessi contrattare. Ormai ero continuamente in malattie.
Penso che in molti hanno passato i miei stessi problemi, e con le note complicazioni, come le ulcere da diabete e il calo di vista…
Ma ora l’importante non è questo, l’importante è che io ho trovato un modo per combattere il diabete! Fino a poco tempo fa sembrava una cosa del tutto irreale, tuttavia una cura c’è.
Di Insunat ne ho sentito parlare per caso, ero in fila morente al negozio e ho sentito due donne che parlavano di come la madre di una di loro si fosse liberata del diabete. Certamente ascoltare i discorsi altrui non è una buona cosa, ma essendo un problema che mi riguardava mi sono avvicinata, mi sono scusata e ho chiesto di che preparato si trattasse. È stato allora che ho scoperto Insunat.
Non è un medicinale classico nel senso «chimico» del termine, ma un prodotto naturale. Il componente principale di questo preparato, è un particolare componente antibatterico – la riboflabina – che favorisce l’eliminazione del glucosio e il rilascio degli ormoni. Contiene una grande quantita di aminoacidi , vitamine e microelementi. E contiene anche acidi organici che favoriscono l’assimilazione delle vitamine, la stabilizzazione del lavoro del tratto digestivo e un aumento delle difese immunitarie. Allo stesso modo il preparato contiene polifenoli e flavonidi, abbassa il livello di glucosio, colesterolo e trigliceridi nel sangue, aumenta il livello di lipoproteidi di alto spessore e stimola il sangue, offre azioni antiossidanti e aiuta a prevenire diversi processi infiammatori tipici del diabete.
Quando ho iniziato ad assumere il preparato lo zucchero calava ad ogni assunzione. E poi (Per confermare la cosa ho provato a saltare un paio di assunzioni) lo zucchero era nei limiti del normale (più vicino ai valori alti ma è normale!) perfino senza assumere Insunat aggiuntivo. Mi sono accorta anche che con l’assunzione si è stabilizzata la pressione che era prima sempre un po’ alta.
Bere il preparato è molto semplice, 1 -2 pacchetti al giorno. I risultati si vedono già dopo la prima settimana (per lo meno questo è quello che ho notato io), ma l’importante è effettuare il ciclo completo, per tutti e 30 i giorni due volte l’anno. Io è già il terzo anno che faccio così e tutte le analisi sembrano nella norma , speriamo bene.
Per questo posso dirlo tranquillamente: il diabete si può curare, e non c’è bisogno di andare fino in Israele, in USA o in altre parti. Lo ordino sul sito ufficiale, ecco il LINK AL SITO lo inviano tra l’altro molto rapidamente. Se qualcuno ha dubbi, il pagamento avviene solo al momento della consegna. Perfino io sono riuscita a fare l’ordine senza problemi.
In parole povere, amici di disavventure, ora abbiamo l’occasione di curarci! E sarebbe stupido non usare questa occasione, è una sorta di seconda opportunità per la salute, che riceviamo. Ma certamente non è facile curare il diabete, ma bisogna riflettere sul fatto che la nostra vita ha un grande valore e non possiamo prenderla alla leggera! Prendetevi cura della vostra salute e godetevi la vita!
Commenti:
Non vi preoccupate, andrà tutto bene!
Grazie mille all’autrice del post! Mi è arrivato il pacco con Insunat una settimana fa e lo bevo seguendo le istruzioni, lo zucchero è calato fino a 4,8 dopo il cibo e 3,2 a stomaco vuoto!